Leggere a letto sarà possibile farlo nel massimo del comfort grazie al cuscino da lettura con braccioli Solback

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Anche a letto sarà possibile leggere nel massimo del confort. Soprattutto chi è costretto a letto per una patologia o per un incidente non dovrà più rinunciare alla propria passione né a viaggiare con la fantasia, evadere con la mente, sognare.

Uno dei problemi che si incontrano, quando si desidera leggere a letto e quello di riuscire a trovare la posizione corretta, oltre che comoda.

Qual è la giusta posizione per leggere?

Per evitare che gli arti si indolenziscano, che il collo faccia male e che arrivino dolori per le spalle in tensione, consigliamo il nostro Solback, Cuscino da lettura con braccioli.

Solback, Cuscino da lettura con braccioli: il migliore alleato per chi trascorre molte ore al letto

Solback è l’alleato perfetto per chi ama trascorrere del tempo a letto. Per mangiare, leggere un buon libro, guardare il programma televisivo preferito. Indispensabile per chi è costretto a stare a letto per una patologia ed è assistito nelle attività igienico-sanitarie.

Ecco le caratteristiche di Soback:

  • Adattabilità. Grazie alla sua struttura estremamente flessibile, Solback può essere utilizzato sia aperto che chiuso. Il che lo rende particolarmente adatto a chi soffre di linfedema.
  • Sistema di Fissaggio. La fascia con velcro garantisce un fissaggio sicuro e stabile, assicurando sempre il massimo0 confort.
  • Materiali di Alta Qualità. Solback è rivestito in “3Space”, un tessuto tecnico avanzato che garantisce traspirazione e freschezza. Un tessuto lavabile in lavatrice a 30°C che non ha bisogno di centrifuga e di stiratura.
  • Opzioni Personalizzabili. Solback è disponibile anche in un tessuto ignifugo impermeabile, a richiesta, per chi desidera ulteriori livelli di sicurezza e di protezione.
  • Dispositivo Medico Certificato. Solback non è solo un cuscino da lettura, ma anche un dispositivo medico certificato.
  • Perché scegliere Solback?

 

Solback si distingue per il design ergonomico che supporta la schiena. Grazie ai braccioli è garantito un comfort ininterrotto. La sua struttura e i materiali di alta qualità lo rendono un prodotto durevole nel tempo.

Defibrillatori cosa sono e come si usano

Come posizionare gli elettrodi del defibrillatore?

Il primo elettrodo applicato sotto la clavicola destra a lato dello sterno. Il secondo elettrodo al centro della linea ascellare media all’altezza del quinto spazio intercostale, alla sinistra del capezzolo. In presenza di pacemaker o di sanguinamenti proprio sul luogo di posizionamento degli elettrodi, si può applicare i due elettrodi sulle pareti laterali del torace, oppure una piastra va posizionata sul dorso, sotto la scapola sinistra, e l’altra anteriormente, a sinistra dello sterno. Per quanto riguarda i pazienti pediatrici, se si hanno a disposizione solo gli elettrodi per adulti, bisogna applicare le piastre nella posizione antero-posteriore. Applicare quindi una piastra sul dorso (sotto la scapola sinistra) e l’altra anteriormente (a sinistra dello sterno).

Quando non si deve usare il defibrillatore?

Alcuni pazienti potrebbero avere dei dispositivi medici impiantabili (pacemaker, defibrillatore cardiaco impiantabile), rilevabili per la presenza di un piccolo rigonfiamento sul torace. Questi dispositivi possono essere danneggiati e si consiglia di posizionare l’elettrodo ad almeno 8 cm dal dispositivo. Per l’uso del defibrillatore in bambini da 1 a 8 anni di età (o fino ai 25 kg di peso) si usano le piastre pediatriche, o la chiavetta pediatrica in dotazione. Su una donna in gravidanza la defibrillazione deve essere fatta. Non ci sono ragioni per ometterla e non va ritardata per nessun motivo.

Chi può usare il DAE (Defibrillatori automatici esterni)?

L’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico è consentito, oltre che al personale medico, anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare. Il Decreto del Ministro della salute del 24 aprile 2013 “Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita”, ha disposto l’obbligo per le società sportive professionistiche e per quelle dilettantistiche di dotarsi di defibrillatori semiautomatici. Per i professionisti l’obbligo è entrato in vigore come previsto con il Decreto 11 gennaio 2016.

Come si fa il controllo del defibrillatore?

Il defibrillatore, come gli estintori e le caldaie, ha bisogno di una regolare manutenzione per poter funzionare correttamente ed essere a norma di legge. Tutti i defibrillatori in commercio devono essere sottoposti alle operazioni di manutenzione necessarie; in caso contrario, la garanzia del defibrillatore potrebbe essere considerata nulla. Le prove di sicurezza elettrica eseguite da un tecnico.

Che differenza c’è tra defibrillatore automatico e semiautomatico?

Il defibrillatore automatico è un dispositivo salvavita che consente di fare un’analisi del ritmo cardiaco ed è in grado di valutare se il ritmo analizzato è un ritmo defibrillabile oppure no. La scarica viene erogata solo in caso di necessità. A differenza del defibrillatore automatico, il semiautomatico è più semplice da utilizzare in quanto è la macchina stessa che, attraverso una voce elettronica, guida l’operatore. Il defibrillatore semiautomatico stabilisce se è necessario erogare la scarica elettrica e suggerisce con messaggi vocali le successive modalità di intervento sulla vittima.

I nostri defibrillatori

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